L’esimente della forza maggiore non è invocabile da colui che ha incassato e non ha accantonato l’IVA - Cass., sentenze nn. 30677 e 29576/2021
20 Settembre 2021
Abstract La Cassazione con plurime pronunce, depositate dalla terza sezione penale a breve distanza di tempo tra loro, ha riaffermato, irrevocabilmente, il principio per cui non può essere invocata l’esimente della forza maggiore di cui all’art. 45 del c.p. in caso di omesso versamento IVA, incassata e non accantonata dall’autore dell’omesso versamento, ma impiegata per […]La fittizietà del fornitore non prova il coinvolgimento del contribuente nella frode: servono elementi oggettivi e specifici – Commento a Cass. civ., sez. V, ordinanza del 17 agosto 2021, n. 22969
17 Settembre 2021
Abstract Insufficiente la prova della fittizietà del partner commerciale: al fine di dimostrare il coinvolgimento del contribuente nella frode fiscale l’Ufficio deve dimostrare (mediante elementi probatori oggettivi, specifici, circostanziati) la consapevolezza di quest’ultimo di farne parte. Determinante, per l’esclusione della consapevolezza, la perizia tecnica predisposta dal contribuente. Il caso Con avviso di accertamento notificato a […]Sezioni Unite, il credito IVA è contestabile in ogni tempo: irrilevante la decadenza dell’Ufficio dal potere accertativo
9 Agosto 2021
Abstract Le Sezioni Unite, con sentenza pubblicata in data 29 luglio 2021, n. 21765, hanno stabilito che l’Amministrazione finanziaria può contestare il credito esposto dal contribuente in dichiarazione anche ove sia intervenuta la decadenza dall’esercizio del potere di accertamento, ovvero di rettifica dell’imponibile e dell’imposta dovuta. Il principio si applica anche all’IVA. *** Il caso […]Frodi IVA, insufficiente la prova che il fornitore sia una cartiera: l’Ufficio deve dimostrare la consapevolezza del contribuente
30 Luglio 2021
Abstract La Corte di Cassazione ribadisce l’illegittimità dell’operato dell’Ufficio che, pur avendo assolto all’onere probatorio circa la natura di cartiera di terzi fornitori, ometta di fornire l’ulteriore prova circa la consapevolezza del meccanismo fraudolento da parte del contribuente, erroneamente gravando quest’ultimo della prova contraria sul punto. *** L’ordinanza n. 20818 della Corte di Cassazione depositata il […]Sempre possibile la rettifica delle fatture con cui sia stata addebitata l’IVA per un’operazione non imponibile, se il contribuente dimostra la sua buona fede – Commento a Sentenza CGUE del 18 marzo 2021 (Causa C-48/20)
23 Giugno 2021
Abstract La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha espresso il principio per cui laddove un soggetto passivo IVA, in buona fede, abbia ritenuto imponibile un’operazione in realtà esente, non può negarsi a quest’ultimo il diritto di rettificare le fatture sulle quali sia stata indebitamente esposta l’IVA. Ciò, anche nel caso in cui sia già stato […]L’Erario non soffre alcun danno in caso di fatturazione tardiva: sì al cumulo giuridico.
18 Giugno 2021
Abstract La Suprema Corte, con la sentenza del 10 giugno 2021, n. 16450 riconduce la condotta consistente in un ritardo nella fatturazione nella cornice tipologica delle violazioni formali, in quanto inidonea a determinare un’alterazione dell’imponibile e a produrre alcun danno per l’Erario. Ne consegue, in punto di sanzioni, l’applicabilità dell’istituto del cumulo giuridico ex art. […]Illegittima la sanzione irrogata per la deduzione dell’IVA su un’operazione esente, quando la norma sanzionatoria non ne consente una graduazione in assenza di frode o di danno per l’Erario – commento a Sentenza CGUE del 15 aprile 2021 (Causa C-935/19)
7 Giugno 2021
Abstract Con la sentenza in commento, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha statuito un importante principio destinato a trovare applicazione nei frequentissimi casi in cui un soggetto passivo, per errore, abbia ritenuto imponibile ai fini IVA un’operazione in realtà esente, portando in detrazione la relativa imposta. Se tale situazione non si inserisce in una […]